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12 aprile - intera giornata - visita della Reggia di Venaria e del Centro Conservazione Restauro “La Venaria Reale". In mattinata è prevista una interessantissima visita guidata dei Laboratori di Restauro e dei Laboratori scientifici del Centro diretto dalla dr.ssa Federica Pozzi, figlia di nostri soci. Si tratta di un luogo dove opere d'arte provenienti  da residenze storiche, musei e collezioni private di tutta Italia vengono affidate alle cure di un team di restauratori e scienziati  che ne studiano i materiali mediante tecnologie all'avanguardia ed effettuano delicati interventi di conservazione e restauro. Al termine pranzo presso il Ristorante "Passami il sale". Nel pomeriggio visita della Reggia, delle scuderie e degli splendidi giardini.  La gita a Venaria ha consentito ai 52 partecipanti di visitare il Centro per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali. Accolti dalla dr.ssa Federica Pozzi,  direttrice dei laboratori scientifici,  figlia dei nostri soci Claudio e Maurizia, abbiamo potuto conoscere le tecniche che consentono agli "scienziati" che vi operano di studiare e valutare le tecniche più opportune per consentire ai restauratori di procedere con le modalità più corrette. Sara Aveni, restauratrice, ci ha accompagnato in un percorso che ha anche consentito di vedere in diretta gli specialisti al lavoro.  Dopo il pranzo visita della Reggia e parte dei giardini accompagnati dalle guide Barbara e Davide.  

Tutte le immagini della gita alla reggia di Venaria 12/4/2024

Festa della donna marzo 2024

Un momento di riflessione per ricordare la giornata internazionale dei diritti della donna con letture a cura di Graziella Galliano.  
Non poteva mancare il sempre apprezzato momento conviviale assai partecipato e perfettamente organizzato dalle ragazze del gruppo "eventi". Un ringraziamento anche a tutti gli amici che hanno prestato con entusiasmo la loro collaborazione per la riuscita della manifestazione. 

ll viaggio di fine corso ci porterà a visitare alcune suggestive località del Lazio, borghi di origine antica, talvolta antichissima e luoghi di fede ricchi di storia.

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Il 2 febbraio abbiamo visitato la Mostra "La ribellione della ragione" ospitata a Palazzo Reale di Milano, che abbiamo raggiunto con mezzi pubblici. Guidati, con competenza dalla nostra brava guida Egle Varisco, abbiamo potuto   scoprire l'intero percorso artistico di Goya considerato "l'ultimo degli antichi pittori e il primo dei moderni" della pittura spagnola.  L'artista ha operato in un periodo storico, pieno di cambiamenti e di avvenimenti politici, sociali e ideologici che segnarono l'avvio di tempi nuovi. Goya ha infatti assistito alla fine dell'antico regime, ha vissuto un periodo dell'illuminismo e della rivoluzione francese, le guerre napoleoniche, la restaurazione e infine l'esilio in Francia.   Più di settanta le opere esposte  tra dipinti, acqueforti e originali matrici in rame. Al termine della visita, per chi ha potuto trattenersi in città, gradevole sosta gastronomica presso il Ristorante del Teatro Grassi. Quindi rientro ad Arcore.  

23 febbraio - visita all'Archivio Rachele Bianchi - ore 15 
Nel cuore di Milano, in un elegante edificio di inizio Novecento,  Elisabetta Parente ci porterà alla scoperta dell'Archivio della scultrice Rachele Bianchi, artista indipendente e prolifica, personaggio solitario ed enigmatico che alla sua morte, il 22 settembre 2018 a 93 anni, lascia un patrimonio di grande ricchezza e varietà, composto da più di 1600 opere tra sculture,
bassorilievi, disegni, acquerelli, tempere, attualmente in corso di catalogazione. “Personaggio”, la scultura in bronzo di Rachele Bianchi raffigurante una donna e situata permanentemente in via
Vittor Pisani a Milano, ha il primato di essere il primo monumento dedicato ad una figura femminile posto in uno spazio pubblico cittadino. Durante la visita, che verrà condotta insieme  a Giorgio Uberti, responsabile della catalogazione e della documentazione della scultrice, sarà possibile sondare tutte le sfaccettature sia creative, sia umane, che un “archivio d’artista”  come quello di Rachele Bianchi contiene e manifesta.

Il 15 gennaio abbiamo visitato il Piccolo Teatro dedicato al regista che lo aveva tenacemente voluto ma che non ha potuto assistere alla prima rappresentazione: Giorgio Strehler è mancato prima della "Prima".  La visita era stata preceduta da un incontro in Auditorium con la dr.ssa Anna Piletti che ci ha illuminato sul "dietro le quinte": quali sono i passaggi che, partendo da un testo letterario  consentono di raggiungere l'obiettivo di portare lo spettacolo su un palcoscenico. Il passo successivo è stata la visita allo Strehler: accompagnate da Vanina Sanfilippo abbiano esplorato il complesso partendo dalla platea;  siamo quindi  scesi tre piani sotto terra dove hanno sede i laboratori tecnici e l'attrezzeria. Passando per il palcoscenico di dimensioni inaspettate, siamo risaliti di tre piani fino alla sartoria. Forse il reparto più sorprendente.  Roberta, la caposarta, ci ha illustrato con tono appassionato le varie fasi del lavoro che le 10 addette portano avanti con estrema professionalità. Abbiamo visto il costume dell'Arlecchino servitore di due padroni, commedia simbolo del Piccolo che è stato rappresentato in tutto il mondo e apprezzato tutti i meravigliosi abiti di diverso stile appesi negli stands. Ci siamo poi trasferiti al "Melato", sede anche della scuola di recitazione. La conclusione è stata altrettanto gratificante. Con una piacevole, breve passeggiata abbiamo raggiunto il cortile del Teatro Grassi dove ci aspettava un ricco aperitivo che tutti noi abbiamo gustato con estrema soddisfazione  in un ambiente storico di grande rilievo. E' infatti inserito nello stabile di Palazzo Carmagnola, in Via Rovello, le cui antiche radici affondano nel periodo storico che ha visto protagonisti della vita milanese la famiglia Sforza. Nel corso di recenti restauri sono stati trovati reperti pittorici che vengono fatti risalire al Bramante e addirittura a Leonardo da Vinci.  Giornata piacevole che ha anche consentito l'esperimento di raggiungere Milano con i mezzi pubblici. E' andato tutto per il meglio

La tradizionale Festa di Natale ha preso avvio con l'intervento del Maestro Roberto Mazzoni, valente musicista.  Proseguendo un percorso che ha lo scopo di far conoscere gli strumenti musicali.
Il Maestro ha tenuto una lezione dedicata al suo strumento: la viola. Ne ha illustrato magistralmente, con dovizia di particolari e aneddoti divertenti, la storia e le sue caratteristiche. Ha sottolineato l'importanza dello strumento, anche se spesso viene sottovalutato nelle formazioni cameristiche e orchestrali, inoltre ha evidenziato le potenzialità del suo suono. Ha infine concluso l’incontro eseguendo una suite di Bach.  Lo ringraziamo di cuore per la disponibilità e per la capacità divulgativa che ha dimostrato.

Sono stati graditi ospiti il sindaco di Arcore dott. Maurizio Bono e il dott. Flavio Galbiati, qui ritratti insieme al gruppo operativo e ai volontari che hanno curato in ogni dettaglio il riuscitissimo rinfresco.  Cogliamo anche l'occasione per ringraziare quanti hanno contribuito al successo della festa con cibo di grande qualità.  19/12/2023

Don Enrico stava preparando il Natale quando, la notte del 7/12/2023 ci ha lasciato improvvisamente. Lo ricordiamo intensamente nella preghiera, profondamente grati per la sua vita e per il suo ministero.
Ricordo di Don Enrico a cura del prof. Raffaele Mantegazza
“A volte ci si  si domanda che tono di voce avesse Gesù: molti lo immaginano con la voce tonante del profeta o con la voce arrabbiata di chi denuncia le ingiustizie. Questo è sicuramente vero ma i Vangeli ci presentano anche un altro volto di Gesù, quello gentile, tenero,  quello che sa parlare a bassa voce perché sa che la verità non è una questione di volume. Quando pensiamo a don Enrico lo ricordiamo così, come una persona gentile, educata, che sapeva parlare in modo da dare ancora più rilievo alle parole proprio perché non erano strillate. Una persona che sapeva che quello che conta non è soltanto ciò che si dice ma come lo si dice, e che  quindi sapeva farsi ascoltare anche al di sopra delle chiacchiere quotidiane e roboanti del mondo. Don  Enrico ha accolto la nostra università con grande amore, ci considerava i suoi amici e questo per noi non può che essere un grandissimo onore.  Non ci ha soltanto aperto questa sala, ci ha aperto il suo cuore e  il cuore dei suoi parrocchiani: ha  sempre seguito con molta attenzione i nostri programmi senza mai permettersi di modificare nulla; il fatto che in questi spazi ci fossero tante persone a imparare gioiosamente era per lui una parte del messaggio evangelico e della sua missione di pastore di anime. Ricordare don Enrico per noi significa ricordare un amico ma anche una guida, una di quelle guide di cui abbiamo tanto bisogno in questi tempi difficili e nel cui ricordo continueremo finché ci sarà possibile a lavorare per la cultura,  per l'amicizia e per la pace.”
Tutti i componenti dell’Università degli Amici si associano al cordoglio della Comunità Parrocchiale. Il suo sorriso mite e il tratto gentile rimarranno sempre impressi nei cuori di tutti.

La cerimonia funebre è stata presieduta dal vicario generale monsignor Franco Agnesi. 9/12/2023 

Un interessante dialogo tra un adulto e un adolescente  è quello intercorso tra il Prof. Raffaele Mantegazza e Samuele Spreafico che ci hanno presentato, lo scorso 14 novembre, il libro che raccoglie le loro conversazioni.  Samuele ha 18 anni e vive ad Arcore. Ha frequentato il Liceo Banfi di Vimercate. Ama leggere, viaggiare, fare sport, cinema e letteratura. Sogna di imparare a volare e, nel suo futuro, intravede una carriera in campo internazionale.
“Nella terra di mezzo”  ha per sottotitolo “viaggio di un adulto alla scoperta della generazione Z”.  la lettera Zeta indica  la generazione dei nativi digitali, nati tra il 1997 e il 2012.  Il libro è il risultato di un lavoro a 4 mani dei nostri due interlocutori.  Prendendo spunto dal capolavoro dantesco il giovane e il meno giovane intraprendono un viaggio suddiviso in dieci capitoli definiti proprio “gironi”  che li porterà a esplorare  il tempo dell’adolescenza.  14/11/2023

Un evento da non perdere. Il recital del tenore Juan Diego Florez previsto  per il prossimo 18 dicembre al Teatro alla Scala. 
La prenotazione deve essere accompagnata dal versamento della quota. Posti disponibili 25.

Lunedì 18 dicembre la nostra Università ha organizzato una serata alla Scala. All’evento ha partecipato un folto gruppo di amici, che ha potuto seguire, così, lo splendido recital di canto del tenore Juan Diego Flórez, il quale è tornato al Teatro alla Scala nel concerto inaugurale della Stagione dei Recital di Canto 2023/2024 insieme al pianista Vincenzo Scalera. Flórez, che nella scorsa Stagione d’Opera è stato applaudito co-protagonista della “Lucia di Lammermoor” di Donizetti diretta da Riccardo Chailly, ha presentato un programma completo che ha evidenziato tutte le sue qualità vocali e possibilità espressive: dal Barocco di Giordani, Händel e Scarlatti a Mozart e alle liriche da camera di Tosti fino all’opera con Rossini, Donizetti e Verdi.
Nel 2007 ha segnato un momento storico alla Scala, offrendo non accadeva dal 1933 – il bis di “Ah! Mes amis”, la famosa aria della “Fille du regiment” che contiene nove do di petto: bis poi richiesto anche al Metropolitan di New York e all’Opéra di Parigi e, ovviamente, ripetuto lunedì sera.
Come al solito il suoi recital è stato di lunghezza a priori indeterminabile. E si è trattato davvero di un programma che, iniziato quatto quatto con un aperitivo di arie antiche, si è poi inoltrato in un campo ben più attraente per il grande pubblico per sfociare poi in una serie quasi interminabile di bis, fino ad arrivare all’interpretazione della canzone popolare accompagnata da lui stesso splendidamente alla chitarra.

Gentili amici, come vi è noto il 9 novembre prossimo è previsto un incontro con Alessandra Selmi, autrice del libro "Al di qua del fiume" che racconta le vicende della famiglia Crespi che hanno portato alla nascita del Villaggio di Crespi d'Adda. L'incontro sarà condotto dalla Prof.ssa Daniela Bini che ringraziamo per la sua disponibilità.  Con l'occasione abbiamo pensato di rendere disponibile per l'acquisto qualche copia del volume che potrà essere autografato dall'autrice.  E' parso naturale quindi dedicare la prima uscita a una visita guidata al Villaggio che dal 1995 è patrimonio dell'Unesco e dista pochi chilometri da noi. Al termine della visita è previsto il pranzo presso il Ristorante Al Dopolavoro.  Il menu prevede focacce, casoncelli, manzo all'olio con polenta, dolce, caffè, acqua e vino. Al termine rientro ad Arcore e Merate.  Ci è sembrato utile poter concludere la visita con il pranzo: è un momento  di rilassatezza che consente di approfondire conoscenze e di allacciarne di nuove, specialmente tra i molti nuovi iscritti che decideranno di partecipare. Le iscrizioni saranno possibili  nelle giornate di lezione a partire da martedì prossimo dalle ore 14. La gita è riservata agli iscritti alla nostra Università. 

E'  stato  davvero  interessante   l'evento  che  ha  avuto  luogo   ieri
9 novembre che ha avuto come protagonista la scrittrice Alessandra Selmi.  Condotto dalla prof.ssa Daniela Bini l'incontro ha messo a fuoco la genesi del bel romanzo che ricostruisce le vicende che hanno consentito alla famiglia Crespi di realizzare l'innovativo villaggio di Crespi d'adda destinato ad ospitare i dipendenti dell'azienda tessile costruita sulle rive del fiume.  Realtà (la vicenda industriale) e invenzione (le storie delle famiglie che vi hanno abitato)  si mescolano  consentendo di camminare accanto ai protagonisti condividendone gioie, dolori, speranze.  Graziella Galliano ha individuato e letto quei brani tratti dal libro che ricostruiscono le vicende connesse al nascere e alla amara  conclusione dell'impresa industriale. 
 9/11/2023 

Il tempo favorevole e non eccessivamente freddo ha favorito la buona riuscita della visita al villaggio di Crespi d'Adda. Suddivisi in due gruppi, accompagnati da due ottime guide, Sara e Veronica, i partecipanti hanno ripercorso le vicende che hanno portato alla nascita di questo interessantissimo sito riconosciuto dall'Unesco patrimonio dell'umanità.  Iniziata nel 1877 la vicenda di Crespi d'Adda si è conclusa 50 anni dopo a seguito del fallimento dell'impresa industriale.  Lungo le vie dritte e larghe si allineano le casette più che decorose degli operai , circondate da piccoli giardini e  dotate di spazi per l'orto. Quindi, a seguire,  le abitazione più strutturate degli impiegati e infine le eleganti ville dei dirigenti.  Lo stabilimento è decorato con abbellimenti in cotto ed è dotato di un importante ingresso principale. E' presente la centrale elettrica e non mancano neppure la scuola, l'ambulatorio medico, il teatro, il bagno pubblico, una piccola piscina. Imponente la chiesa che ricorda quella di Busto Arsizio, luogo d'origine dei Crespi. Al termine pranzo presso il Ristorante Al Dopolavoro, edificio che, in passato, era veramente la sede del luogo di ritrovo degli abitanti del borgo.  Infine - prima del rientro - una visita al cimitero, sovrastato dall'imponente mausoleo della famiglia Crespi. Colpisce l'innumerevole sequenza dei piccoli monumenti, in pietra e tutti uguali, che indicano la sepoltura di bambini anche piccolissimi, venuti a mancare in epoca in cui la mortalità infantile era elevata. Il villaggio è sovrastato da tre significative abitazioni: il castello della famiglia Crespi, imponente e pretenzioso, e le abitazioni del parroco e del medico condotto, entrambi "dipendenti" dei proprietari del sito. Interessante anche la visita all'aula multimediale  che - con l'utilizzo di filmati - offrono le testimonianze di alcuni personaggi, interpretati da attori, quali il medico, il parroco o l'operaia che descrivono  i rispettivi ruoli e le condizioni di vita dei borgo.   Una giornata interessante e caratterizzata da un atmosfera serena.
Ecco i partecipanti al villaggio Crespi. 20/11/2023

Gita di fine corso a Ravenna da 29 settembre al 2 ottobre 2023.
La gita, inizialmente prevista per fine maggio, è stata rinviata a causa degli eventi atmosferici che hanno colpito la Romagna.
E' stata favorita dal tempo sereno e dalla temperatura che hanno reso ancora più gradevole il soggiorno. E' stata una bella esperienza caratterizzata da un clima amichevole e di grande serenità che ha consentito a tutti i partecipanti (31) di approfondire la reciproca conoscenza. L'itinerario comprendeva la visita di Ravenna, Comacchio e il delta del Po, l'Abbazia di Pomposa e Chioggia. Ecco alcune immagini.

Ecco la sintesi del viaggio a Ravenna

21 settembre 2023- Presentazione dei corsi 2023-2024 e concerto per arpa del Maestro Michele Valcanover.
Il concerto del Maestro Valcanover è stato molto apprezzato dal numeroso pubblico presente che ha positivamente valutato le sue qualità artistiche e gradito le notizie esplicative che hanno accompagnato l'esecuzione.  Al termine, la presentazione dei corsi è stata condotta dal prof. Alfredo Somoza. Erano presenti, oltre al Prof. Somoza, alcuni docenti: Prof. Fabrizio Eva, Dott. Daniele Landi, Dott. Flavio Galbiati, Dott. Guglielmo Motta, Prof. Mauro Reali che hanno fornito maggiori dettagli relativamente all'argomento indicato nel programma. 

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